Passione

Aforismi

Cesare Pavese

A che serve passare dei giorni se non si ricordano?
Ai nostri tempi il suicidio è un modo di sparire, viene commesso timidamente, silenziosamente, schiacciatamente. Non è più un agire, è un patire.
Amore è desiderio di conoscenza.
Aspettare è ancora un'occupazione. È non aspettare niente che è terribile.
Bisogna andar cauti, quando si è ragazzi, nel fare progetti, poiché questi si avverano sempre nella maturità.
Bisogna capire la vita. Capirla quando si è giovani.
C'è gente per cui la politica non è universalità ma soltanto legittima difesa.
C'è qualcosa di più assurdo dell'amore? Se lo godiamo fino all'ultimo, subito ce ne stanchiamo, disgustiamo; se lo teniamo alto per ricordarlo senza rimorsi, un giorno rimpiangeremo la nostra sciocchezza e viltà di non aver osato.
C'è qualcosa di più triste che invecchiare, ed è rimanere bambini.
Certo, avere una donna che ti aspetta, che dormirà con te, è come il tepore di qualcosa che dovrai dire, e ti scalda e t'accompagna e ti fa vivere.
Che cosa non sonnecchia sotto la scorza di noialtri. Bisognerebbe avere il coraggio di svegliarsi e trovare se stessi. O almeno parlarne. Si parla troppo poco a questo mondo.
Che morso da affamato, da squalo, da cancro ha la lontananza.
Chi non è geloso anche delle mutandine della sua bella, non è innamorato.
Chi odia non è mai solo: è in compagnia dell'essere che gli manca.
Chi rivela a una donna l'essere potenziale di lei, ne sarà il primo cornuto.
Chiodo scaccia chiodo, ma quattro chiodi fanno una croce.
Ciascuno ha la filosofia delle proprie attitudini.
Ciò che distingue l'uomo dal bambino è il saper dominare una donna. Ciò che distingue la donna dalla bambina è il saper sfruttare un uomo.
Coi morti i preti hanno sempre ragione.
Con la guerra divenne legittimo chiudersi in sé, vivere alla giornata, non rimpiangere piú le occasioni perdute.
Conta quello che si fa, non che si dice.
Date una compagnia al solitario e parlerà più di chiunque.
Dove c'è una bella ragazza è sempre il mio paese.
Esser cieco non è una disgrazia diversa da esser vivo.
Essere giovani è non possedere se stessi.
Far poesie è come far l'amore: non si saprà mai se la propria gioia è condivisa.
Farsi amare per pietà, quando l'amore nasce solo dall'ammirazione, è un'idea molto degna di pietà.
Finché ci sarà qualcuno odiato, sconosciuto, ignorato, nella vita ci sarà qualcosa da fare: avvicinare costui.
Finché si avranno passioni non si cesserà di scoprire il mondo.
Fra gli errori ci sono quelli che puzzano di fogna, e quelli che odorano di bucato.
Fumare. Uno s'illude di favorire in questo modo la meditazione, ma la verità è che fumando disperde i pensieri come nebbia, e tutt'al più fantastica, cosa molto diversa dal pensare.
Gli anacoreti si maltrattavano a quel modo, per farsi scusare presso la gente comune la beatitudine che avrebbero goduto in cielo.
Gli errori sono sempre iniziali.
Gli ignoranti saranno sempre ignoranti, perché la forza è nelle mani di chi ha interesse che la gente non capisca.
Gli uomini sono tutti d'accordo per frequentare le prostitute, e lì si sfogano e non dànno più noia alle altre. Dunque le rispettino.
I suicidi sono omicidi timidi. Masochismo invece di sadismo.
I tempi della filantropia sono i tempi in cui si mettono dentro i mendicanti.
I veri acciacchi dell'età sono i rimorsi.
Il comportamento perfetto nasce dalla completa indifferenza.
Il dolore non è affatto un privilegio, un segno di nobiltà, un ricordo di Dio. Il dolore è una cosa bestiale e feroce, banale e gratuita, naturale come l'aria.
Il maggiore torto del suicida è non d'uccidersi, ma di pensarci e non farlo. Niente è più abbietto dello stato di disintegrazione morale cui porta l'idea, l'abitudine dell'idea del suicidio.
Il matrimonio lo prendono più sul serio gli scapoli che non i coniugati.
Il paziente nelle mani del dottore è come la società nelle mani del salvatore eroe o partito.
Il pessimismo cosmico è una dottrina di consolazione. Molto peggio sta chi credendo all'ambivalenza dell'ordine esistente, riconosce se stesso per inadatto, quindi per condannato a soffrire.
Il professionismo dell’entusiasmo è la più nauseante delle insincerità.
Il sesso è la rovina della vita. Ma anche una gran consolazione.
Il sesso è un incidente: ciò che ne ricaviamo è momentaneo e casuale; noi miriamo a qualcosa di più riposto e misterioso di cui il sesso è solo un segno, un simbolo.
Il sogno è una costruzione dell'intelligenza, cui il costruttore assiste senza sapere come andrà a finire.
Immortale è chi accetta l'istante. Chi non conosce più un domani.
In amore conta soltanto aver la donna in letto e in casa: tutto il resto sono balle, luride balle.
In fondo, l'unica ragione perché si pensa sempre al proprio io, è che col nostro io dobbiamo stare più continuamente che con chiunque altro.
In genere è per mestiere disposto a sacrificarsi chi non sa altrimenti dare un senso alla propria vita.
Insegna più una sola creatura che cento.
Inutile piangere. Si nasce e si muore da soli.
L'amore ha la virtù di denudare non i due amanti l'uno di fronte all'altro, ma ciascuno dei due davanti a sé.
L'amore è come la grazia di dio, l'astuzia non serve.
L'amore è la più a buon prezzo delle religioni.
L'angoscia vera è fatta di noia.
L'arte di non farci mai avvilire dalle reazioni altrui, ricordando che il valore di un sentimento è giudizio nostro poiché saremo noi a sentircelo, non chi interviene.
L'arte di vivere è l'arte di saper credere alle menzogne.
L'esperienza del pericolo rende vigliacchi ogni giorno di più.
L'ignorante non si conosce mica dal lavoro che fa ma da come lo fa.
L'origine di tutti i peccati è il senso d'inferiorità, detto altresì ambizione.
L'ozio rende lente le ore e veloci gli anni.
L'unica gioia al mondo è cominciare. È bello vivere perchè vivere è cominciare, sempre, ad ogni istante.
L'uomo è come una bestia, che vorrebbe far niente.
La bontà che nasce dalla stanchezza di soffrire è un orrore peggio che la sofferenza.
La fantasia umana è immensamente più povera della realtà.
La forza dell'indifferenza! È quella che ha permesso alle pietre di durare immutate per milioni di anni.
La gente di questi paesi è di un tatto e di una cortesia che hanno una sola spiegazione: qui una volta la civiltà era greca.
La letteratura è una difesa contro le offese della vita.
La massima sventura è la solitudine; tant’è vero che il supremo conforto la religione, consiste nel trovare una compagnia che non falla, Dio. La preghiera è lo sfogo come con un amico.
La morale sessuale è un palliativo della gelosia. Essa tende a evitare il confronto con la capacità virile di un altro. La gelosia è il timore di questo confronto.
La morte è il riposo, ma il pensiero della morte è il disturbatore di ogni riposo.
La paura di innamorarsi non è forse già un po' d'amore?
La politica è l'arte del possibile. Tutta la vita è politica.
La religione consiste nel credere che tutto quello che ci accade è straordinariamente importante. Non potrà mai sparire dal mondo, proprio per questa ragione.
La ricchezza della vita è fatta di ricordi, dimenticati.
La strategia amorosa si sa adoperare soltanto quando non si è innamorati.
La tolleranza delle idee nasce dalla illusione che la verità sia qualcosa di razionale, mentre appena si accetta il principio che qualunque idea si basa su una scelta iniziale, che la volontà è il primo organo della conoscenza, si diventa intransigenti.
La vera confidenza è sapere quel che desidera un altro, e quando piacciono le stesse cose una persona non dà più soggezione.
La vita non è forse più bella perché da un momento all'altro si può perderla?
La vita senza fumo è come il fumo senza l'arrosto.
La vita è dolore e la gioia dell'amore è un anestetico.
Le cose si ottengono quando non si desiderano più.
Le cose si scoprono attraverso i ricordi che se ne hanno. Ricordare una cosa significa vederla ora soltanto per la prima volta.
Le donne erano stupide e smorfiose: l'infatuazione degli uomini le rendeva necessarie; bastava mettersi d'accordo e non cercarle più, per togliere a tutte la superbia.
Le puttane battono a soldi. Ma quale donna si dà altro che a ragion veduta?
Le uniche donne che vale la pena di sposare, sono quelle che non ci si può fidare a sposare.
Leggendo non cerchiamo idee nuove, ma pensieri già da noi pensati, che acquistano sulla pagina un suggello di conferma.
Mendicare o regnare, che importa? Abbiamo entrambi vissuto. Lascia il resto agli dèi.
Nella vita succede a tutti di incontrare una troia. A pochissimi di conoscere una donna amante e onesta. Su cento, novantanove sono troie.
Nelle parole c'è qualcosa d'impudico.
Nessuna donna farebbe un matrimonio d'interesse: prima di sposare un miliardario, se ne innamora!
Nessuno si uccide. La morte è destino. Non si può che augurarsela.
Non bastano le disgrazie a fare di un fesso una persona intelligente.
Non bisogna conoscersi per volersi bene.
Non bisogna mai dire per gioco che si è scoraggiati, perché può accadere che ci pigliamo in parola.
Non c'è destino, ma soltanto dei limiti. La sorte peggiore è subirli. Bisogna invece rinunciare.
Non c'è niente che sappia di morte più del sole in estate, della gran luce, della natura esuberante. Tu fiuti l'aria e senti il bosco e ti accorgi che piante e bestie se ne infischiano di te. Tutto vive e si macera in se stesso. La natura è la morte.
Non c'è vendetta più bella di quella che gli altri infliggono al tuo nemico. Ha persino il pregio di lasciarti la parte del generoso.
Non ci si libera di una cosa evitandola, ma soltanto attraversandola.
Non ci si uccide per amore di una donna. Ci si uccide perché un amore, qualunque amore, ci rivela nella nostra nudità, miseria, inermità, amore, disillusione, destino, morte.
Non conta l'esperienza per un artista, conta l'esperienza interiore.
Non fidarti delle donne quando ammettono il male.
Non manca mai a nessuno una buona ragione per uccidersi.
Non sai che quello che ti tocca una volta si ripete? Che come si è reagito una volta, si reagisce sempre? Non è mica per caso che ti metti nei guai. Poi ci ricaschi. Si chiama il destino.
Non sarebbero uomini, se non fossero tristi. La loro vita deve pur morire. Tutta la loro ricchezza è la morte, che li costringe industriarsi, a ricordare e prevedere.
Non si desidera di godere. Si desidera sperimentare la vanità di un piacere, per non esserne più ossessionati.
Non si parla solamente per parlare, per dire "ho fatto questo" "ho fatto quello" "ho mangiato e bevuto", ma si parla per farsi un'idea, per capire come va questo mondo.
Non si ricordano i giorni, si ricordano gli attimi.
Non va bene esagerare in beneficenza, perché ad un certo punto non si guadagna più che l'odio del beneficiato.
Non è bello esser bambini: è bello da anziani pensare a quando eravamo bambini.
Non è che accadono a ciascuno cose secondo un destino, ma le cose accadute ciascuno le interpreta, se ne ha la forza, disponendole secondo un senso, vale a dire, un destino.
Nulla è più inabitabile di un posto dove siamo stati felici.
Nulla è volgare di per sé, ma siamo noi che facciamo la volgarità secondo che parliamo o pensiamo.
Ogni critico è propriamente una donna nell'età critica, astioso e refoulé.
Ogni guerra è una guerra civile: ogni caduto somiglia a chi resta, e gliene chiede ragione.
Ogni lusso va pagato, e tutto è un lusso, a cominciare dall'essere in questo mondo.
Ogni nuovo mattino, uscirò per le strade cercando i colori.
Passavo la sera seduto davanti allo specchio per tenermi compagnia.
Pensa male, non ti sbaglierai.
Per disprezzare il denaro bisogna appunto averne, e molto.
Per guarire da ogni nostalgia amorosa non c'è che sperimentare d'essere amato o voluto o bramato o quello che vuoi, da una persona che ci dia ai nervi.
Per sopportare i ricordi d'infanzia di un altro, bisogna esserne innamorato.
Perché è sconsigliabile di perdere la testa? Perché allora si è sinceri.
Più di tre persone fanno folla, e nulla si può dire allora che valga la pena.
Più il dolore è determinato e preciso, più l'istinto della vita si dibatte, e cade l'idea del suicidio.
Quale mondo giaccia di là di questo mare non so, ma ogni mare ha l’altra riva, e arriverò.
Quando ci lasciavamo non ci pareva di separarci, ma di andare ad attenderci altrove.
Quando le donne parlano ridendo è come un uomo che vi prende da parte per darvi un consiglio.
Quando si soffre, si crede che di là dal cerchio esista la felicità; quando NON si soffre si sa che questa non esiste, e si soffre allora di soffrire perché non si soffre nulla.
Quando un popolo non ha più senso vitale del suo passato si spegne. La vitalità creatrice è fatta di una riserva di passato. Si diventa creatori anche noi, quando si ha un passato. La giovinezza dei popoli è una ricca vecchiaia.
Quell'estasi che dicono il vedere, il sognare quando chiavi, non è nulla di più che il piacere di addentare una nespola o un grappolo d'uva. Se ne può fare a meno.
Quello che cerco ce l'ho nel cuore...come te.
Questo paese, dove sono nato, ho creduto per molto tempo che fosse tutto il mondo. Adesso che il mondo l’ho visto davvero e so che è fatto di tanti piccoli paesi, non so se da ragazzo mi sbagliavo poi di molto.
Questo è l'ostacolo, la crosta da rompere: la solitudine dell'uomo, di noi e degli altri.
Scrivere è consumare i cattivi stili adoperandoli.
Se una donna non tradisce, è perché non le conviene.
Se vuoi viaggiare lontano e veloce, viaggia leggero. Spogliati di tutte le invidie, gelosie, ripicche, egoismi e paure.
Se è vero che ci si abitua al dolore, come mai con l'andare degli anni si soffre sempre di più?
Segno certo d’amore è desiderare di conoscere, rivivere l’infanzia dell’altro.
Si aspira ad avere un lavoro, per avere il diritto di riposarsi.
Si corregge il sentimentalismo non diventando cinici ma diventando seri.
Si dovrebbe stupirsi se fosse diverso: si accumula rabbie, umiliazioni, ferocie, angosce, pianti, frenesie e alla fine ci si trova un cancro, una nefrite, un diabete, una sclerosi che ci annienta. E voilà.
Si fa all'amore per ferire, per spargere sangue. Il borghese che si sposa e pretende una vergine, vuole cavarsi anche lui questa voglia.
Si fa l'elemosina, per levarsi d'innanzi il miserabile che la chiede.
Si odiano gli altri perché si odia sé stessi.
Si resiste a star soli finché qualcuno soffre di non averci con sé, mentre la vera solitudine è una cella intollerabile.
Siccome Dio poteva creare una libertà che non consentisse il male ne viene che il male l'ha voluto lui. Ma il male lo offende. È quindi un banale caso di masochismo.
Soffrire è sempre colpa nostra.
Solo ciò che è trascorso o mutato o scomparso ci rivela il suo volto reale.
Sono un popolo nemico, le donne, come il popolo tedesco.
Sorridere è vivere come un'onda o una foglia, accettando la sorte. È morire a una forma e rinascere a un'altra. È accettare, accettare, se stesse e il destino.
Sostenere che i nostri successi ci sono impartiti dalla Provvidenza e non dall'astuzia, è un'astuzia di più per aumentare ai nostri occhi l'importanza di questi successi.
Tanti sono morti disperati. E questi hanno sofferto più di Cristo. Ma la grande, la tremenda verità è questa: soffrire non serve a niente.
Tanto poco un uomo si interessa dell'altro, che persino il Cristianesimo raccomanda di fare il bene per amore di Dio.
Tanto stupido che per trovare uno scopo alla sua vita, ha dovuto fare un figlio.
Ti amo. Di questa parola so tutto il peso, l’orrore e la meraviglia, eppure te la dico, quasi con tranquillità. L’ho usata così poco nella mia vita, e così male, che è come nuova per me.
Tu sarai amato il giorno in cui potrai mostrare la tua debolezza senza che l’altro se ne serva per affermare la sua forza.
Tutta l'arte è un problema di equilibrio fra due opposti.
Tutte le passioni passano e si spengono tranne le più antiche, quelle dell'infanzia.
Tutte le ragazze si somigliano, e bisogna vederle donne per giudicarle.
Tutti gli anni sono stupidi. È una volta passati, che diventano interessanti.
Tutto ciò che non bastiamo da soli a compiere, diminuisce la nostra libertà.
Tutto il problema della vita è dunque questo: come rompere la propria solitudine, come comunicare con gli altri.
Tutto si paga. A cominciare dall'essere al mondo.
Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti.
Un uomo non rimpiange per amore chi l'abbia tradito, ma per avvilimento di non avere meritato la fiducia.
Una donna che non sia una stupida, presto o tardi, incontra un rottame umano e si prova a salvarlo. Qualche volta ci riesce. Ma una donna che non sia una stupida, presto o tardi trova un uomo sano e lo riduce a rottame. Ci riesce sempre.
Una donna innamorata è sempre stupida.
Uno di campagna è come un ubriaco. È troppo stupido per lasciarsela fare.
Uno smette di essere un bambino quando si rende conto che raccontare i propri guai non li fa passare.
Vendicarsi di un torto ricevuto è togliersi il conforto di gridare all'ingiustizia.
Viene un'epoca in cui ci si rende conto che tutto ciò che facciamo diventerà a suo tempo ricordo. È la maturità. Per arrivarci bisogna appunto già avere dei ricordi.
È bello scrivere perché riunisce le due gioie: parlare da solo e parlare a una folla.
È bello svegliarsi e non farsi illusioni. Ci si sente liberi e responsabili. Una forza tremenda è in noi, la libertà. Si può toccare l'innocenza. Si è disposti a soffrire.
È concepibile che si ammazzi una persona per contare nella sua vita? E allora è concepibile che ci si ammazzi per contare nella propria.
È necessario che ciascuno scenda una volta nel suo inferno.
È religione anche non credere in niente.
È sommamente voluttuoso abbandonarsi alla sincerità, annullarsi in qualcosa di assoluto, ignorare ogni altra cosa; ma appunto è voluttuoso cioè, bisogna smettere.